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Che cos’è e come si manifesta l'acidemia metilmalonica con omocistinuria?

L’acidemia metilmalonica con omocistinuria è una forma combinata di acidemia metilmalonica (MMA) associata a un aumento di omocisteina nel sangue e nelle urine. Non è una singola malattia, ma un gruppo di difetti del metabolismo della vitamina B12 (cobalamina). Rientra nel gruppo delle acidurie organiche e deriva da una disfunzione delle vie intracellulari di trasformazione della cobalamina, che compromette sia la degradazione di alcuni aminoacidi sia la rimetilazione dell’omocisteina.

I difetti hanno in comune l’impossibilità di riconvertire correttamente l’omocisteina in metionina; ne consegue un aumento dell’omocisteina e una riduzione della metionina nel sangue. In base al difetto molecolare, si distinguono diverse forme. La forma cblC è la più frequente.

La patologia si manifesta tipicamente in epoca neonatale, con una varietà di sintomi tra cui coma acidosico, ipotonia, microcefalia, convulsioni, anemia, e alterazioni a carico di cuore, occhi e reni; può però comparire anche più tardivamente, durante l’infanzia o l’adolescenza, con manifestazioni psichiatriche, neurologiche o con quadri di degenerazione midollare.


Come si trasmette l'aciduria metilmalonica con omocistinuria?

La malattia ha una base genetica ed è ereditaria: sono stati individuati diversi geni coinvolti. Nella maggior parte dei casi si trasmette con modalità autosomica recessiva: in una coppia entrambi i genitori sono portatori sani di una mutazione in uno dei geni coinvolti, a ogni gravidanza si ha un rischio del 25% di generare figli affetti, il 50% di possibilità di avere figli portatori sani e il 25% di avere figli sani non portatori. È stata descritta anche una modalità legata al cromosoma X.

Come avviene la diagnosi dell'aciduria metilmalonica con omocistinuria?

La diagnosi si basa su esami di laboratorio (esami del sangue e delle urine) e sull’identificazione delle varianti nei geni coinvolti. Questa patologia è inoltre inserita nello screening neonatale esteso, che consente una diagnosi precoce e una presa in carico immediata.

Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per l'aciduria metilmalonica con omocistinuria?

La strategia terapeutica attuale prevede la somministrazione di vitamina B12 (idrossocobalamina) che è in grado di ridurre il livello ematico dell’omocisteina e dell’acido metilmalonico. La terapia si avvale anche di altri farmaci, in particolare la betaina anidra, la L-carnitina e l’acido folico per via orale.

Ultimo aggiornamento

27.11.25

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