Il ruolo dei recettori olfattivi ‘dark’ nella sindrome dell’X fragile
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Il senso dell’olfatto è fondamentale per la sopravvivenza, l’interazione sociale ed il benessere generale. Nei vertebrati, la maggior parte delle molecole odoranti viene rilevata dai recettori olfattivi (ORs), espressi nelle cilia dei neuroni sensoriali olfattivi (OSNs). Il processo olfattivo inizia quando le molecole odoranti si legano ai recettori olfattivi (ORs) nell’epitelio olfattivo (OE), che trasmette segnali al cervello, portando alla modulazione e al perfezionamento dei circuiti neuronali. Molti di questi recettori appartengono a un gruppo di geni poco studiati noti come "geni dark".
La sindrome dell'X fragile (FXS) è un disturbo genetico associato a problematiche sociali e sensoriali, incluse difficoltà nella percezione degli odori sia negli esseri umani sia nei modelli murini. Le disfunzioni olfattive in FXS sono ancora poco studiate ed i meccanismi molecolari alla base di queste alterazioni restano sconosciuti. I modelli animali di FXS mostrano alterazioni nei comportamenti legate al valore edonico e differenze nella struttura di varie componenti del sistema olfattivo.
In questo progetto, intendiamo verificare l'ipotesi che i recettori olfattivi, data la loro funzione cruciale nell'elaborazione degli stimoli odorosi, possano essere alterati in FXS. In particolare, il nostro obiettivo è valutare il ruolo di un gruppo specifico di geni Tdark, che codificano per recettori olfattivi e che, identificati come possibili bersagli molecolari di FMRP, la proteina responsabile della FXS, potrebbero anche rappresentare la causa delle anomalie olfattive associate a questa condizione.
Questa ricerca potrebbe quindi rivelare nuovi bersagli molecolari per strategie diagnostiche e/o terapeutiche innovative, con l'obiettivo ultimo di migliorare la qualità della vita delle persone affette da FXS, individuando specifici odoranti capaci di interagire con essi, modulando così le risposte neuronali e comportamentali.