Ruolo di STK11IP nell’insorgenza della fibrosi e del disaccoppiamento meccano-metabolico nella distrofia muscolare di Duchenne
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Il progetto STRIDE-DMD si propone di scoprire il ruolo di una proteina poco conosciuta, denominata STK11IP, nella distrofia muscolare di Duchenne (DMD), una patologia neuromuscolare rara, altamente debilitante. La DMD è causata dall’assenza di distrofina, una proteina essenziale per la funzionalità muscolare. Senza la distrofina, le fibre muscolari non riescono a produrre energia in quantità sufficiente in risposta allo sforzo fisico a causa di un cattivo funzionamento di alcuni importanti processi cellulari. Fisiologicamente, una proteina chiamata AMPK regola tali processi, ma la sua attivazione risulta compromessa nella DMD. Tale problema è correlato ad un’altra proteina, chiamata LKB1, responsabile dell’attivazione di AMPK. Le nostre ricerche indicano che LKB1 è spesso localizzata in maniera erronea all’interno della fibra, cosa che ne riduce l’efficacia. Dato che STK11IP regola la localizzazione di LKB1, riteniamo che questa proteina possa funzionare in maniera non corretta nella DMD ed essere responsabile del difetto di attivazione di LKB1. Inoltre, STK11IP sembra svolgere un ruolo nella prevenzione della fibrosi, un processo in cui il tessuto muscolare sano viene sostituito da tessuto cicatriziale, compromettendo la corretta funzionalità muscolare. Indagando su STK11IP, miriamo quindi a comprendere meglio il suo ruolo sia nella gestione energetica della fibra muscolare che nella modulazione della fibrosi nella DMD.
Per raggiungere questo obiettivo, il nostro progetto studierà sia modelli animali distrofici che cellule derivate da pazienti DMD, utilizzando diverse tecniche di laboratorio, tra cui analisi di biologia molecolare, imaging avanzato e modelli muscolari 3D. Il nostro scopo è determinare se il targeting di STK11IP possa contribuire a ripristinare la corretta localizzazione di LKB1 e, di conseguenza, la gestione appropriata del metabolismo energetico nella DMD, individuando così nuovi target terapeutici per il trattamento di questa patologia.