Obiettivo 9: innovazione e infrastrutture

Per sviluppare ricerca innovativa servono strutture e processi che selezionino con rigore e sviluppino con efficacia soluzioni capaci di dare risposte concrete e accessibili ai bisogni dei pazienti.

Mamma Ornela e Angelica, bambina affetta da sindrome di Phelan Mc-Dermid
Mamma Ornela e Angelica, bambina affetta da sindrome di Phelan Mc-Dermid

Parallelamente, investiamo in ricerca competitiva sul territorio nazionale, attraverso bandi rivolti a ricercatori che operano in strutture di ricerca non profit.

Noi come rispondiamo?

Investiamo nella ricerca. Ma per rendere i nostri risultati disponibili ai pazienti occorre anche creare un sistema di infrastrutture e servizi che permettano lo sviluppo delle terapie sperimentate. Per questo, investiamo nell’intera filiera della ricerca, dalla valutazione e selezione dei progetti alla protezione e valorizzazione dei risultati, fino all’allestimento e alla gestione di strutture e servizi di supporto.

La filiera della ricerca

Anno dopo anno, abbiamo costruito una “filiera completa” della ricerca: a partire dai due Istituti Telethon, Tigem e SR-Tiget, eccellenze riconosciute a livello mondiale, focalizzati sullo studio di malattie genetiche rare e in particolare sullo sviluppo di approcci terapeutici dedicati; gli investimenti in ricerca competitiva sul territorio nazionale, attraverso bandi rivolti a ricercatori che operano in strutture di ricerca non profit; o, ancora, strumenti come le Biobanche e i Registi dei pazienti, che rappresentano risorse fondamentali per l’avanzamento della ricerca e sono a messi a disposizione della comunità scientifica e clinica nazionale e internazionale.

Scopri di più sui progetti finanziati dal 1990 ad oggi e sui nostri ricercatori.

Il nostro modello operativo

Tutte le nostre attività, dalla valutazione dei progetti allo sviluppo della ricerca, seguono modelli operativi innovativi, affidati a professionisti e allineati con le migliori pratiche internazionali.

5 aree operative per la gestione della ricerca
277 scienziati Commissione medico-scientifica ad oggi
oltre 3.500 revisori esterni

Siamo strutturati al nostro interno con una serie di uffici in grado di occuparsi del processo di gestione e sviluppo della ricerca, che facilitano il processo di selezione dei progetti finanziati.

Per elevare lo standard della ricerca minimizzando il rischio di conflitti di interesse, la valutazione dei progetti segue un processo di peer review mutuato dal National Institute of Health (NIH), avvalendosi della collaborazione di una Commissione medico-scientifica composta da scienziati di fama internazionale.

Investimenti in start-up

Per favorire e ampliare le opportunità di sviluppo di nuove terapie per malattie genetiche rare, abbiamo avviato uno stretto dialogo con alcuni fondi di investimento dedicati alla creazione e crescita di nuove imprese in ambito biomedico.

A oggi sono 4 le start-up create e sono tutte impegnate nelle prime fasi di messa a punto delle tecnologie innovative su cui si basano, grazie alla collaborazione con i ricercatori e i laboratori in Tigem e SR-Tiget che hanno originato queste tecnologie e grazie al personale dedicato acquisito dalle start up stesse.

Due bandi innovativi nel 2020

Pur in una situazione di emergenza come quella attraversata nel 2020, abbiamo cercato di proporre soluzioni innovative, al passo con il contesto generale. Abbiamo infatti organizzato e lanciato due programmi, con relativi bandi, che hanno dato risposta a due bisogni emergenti: uno proveniente dalle associazioni di pazienti (Bandi Seed Grant), uno legato all’irruzione sulla scena globale del Covid-19 (Bando Malattie Genetiche Rare e Covid-19).

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